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SONIA MARIA MELGIOVANNI

CHI SONO:

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Vivo a San Pancrazio Salentino (BR), dove sono nata e ho la mia famiglia con tre meravigliosi figli. Sono dottore di ricerca in psicologia clinica, specialista in psicologia clinica e psicoterapia psicoanalitica, esperta in psicologia oncologica, della salute, psicosociologia, psicoanalisi della coppia, della famiglia e dei gruppi. Presidente di AFIPS (Associazione per la Formazione e l'Intervento PsicoSociale di Roma), Responsabile del Centro per la Coppia e la Famiglia di Lecce, Tutor per tirocinio post laurea, Direttore Didattico e docente del Corso di Formazione in Psicodiagnostica di AFIPS, docente presso Ppsisco. Svolgo attività come libera professionista, sia a San Pancrazio che a Lecce, come psicologa clinica e psicoterapeuta psicoanalitica con individui, coppie e famiglie.

ESPERIENZE FORMATIVE E LAVORATIVE:

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Mi sono formata e ho lavorato in diversi ambiti dell’intervento psicologico, dalla ricerca, alla formazione, alla clinica. Ho avuto incarichi in Enti Pubblici, del Privato Sociale, Università, Terzo Settore, Istituti di Ricerca, Scuole di Specializzazione; mi sono occupata  di Gestione delle risorse umane in aziende, pubbliche amministrazioni e privato sociale, delle problematiche e delle culture professionali degli psicologi italiani nei diversi contesti, della progettazione, realizzazione  e valutazione di attività formative e dei servizi presso l’Università, gli istituti scolastici, nell’ambito socio sanitario ed educativo, comprese le scuole di specializzazione in psicoterapia. Ho progettato, gestito e coordinato diversi gruppi di lavoro, associazioni, servizi socio-sanitari, attività di ricerca, dispositivi di formazione, collaborando con molti colleghi con i quali condivido i problemi che la comunità professionale sta attraversando. Mi sono occupata di consulenza ai ruoli gestionali nelle organizzazioni aziendali e spero di poter mettere al servizio della categoria queste mie competenze per un migliore funzionamento del nostro Ordine Professionale.

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IL MIO IMPEGNO POLITICO:

Il mio impegno è stato sempre quello di tutelare i diritti di chi non aveva opportunità di parola, rappresentare le diverse posizioni cercando di ascoltare e rispondere alle diverse esigenze presenti nel campo. Ho dovuto a volte confrontarmi duramente con chi mostrava posizioni di arroganza, dominio e prepotenza senza tenere conto delle necessità dei clienti e collaboratori. Intendo continuare a farlo.

Il mio impegno nasce dal desiderio di veder realizzati, nel nostro Ordine, quei principi che dovrebbero essere a fondamento della nostra azione professionale: regole condivise e partecipate, pensiero su ciò che si fa e si vuole realizzare per il futuro, azione conseguente.  E’ necessario rendere l’Ordine più trasparente e partecipato, offrendo a tutti gli iscritti la possibilità di verificarne l’operato e contribuire attivamente alla vita ordinistica. Ogni atto deve essere reso pubblico in tempi reali, ogni attività interna deve contenere delle regole di comportamento etico e di trasparenza rispetto ai criteri adottati nella definizione dei ruoli e di eventuali incarichi.  L’Ordine deve avere una mappa delle competenze degli iscritti nel territorio Pugliese e deve poter offrire indicazioni chiare a eventuali committenze esterne; per ogni ambito disciplinare della psicologia è necessario individuare  dei referenti esperti, anche esterni al consiglio, che possano essere di riferimento per gli organismi di informazione sui temi psicologici. Le elezioni devono rispettare regole che possano essere di garanzia per tutti i partecipanti alla contesa elettorale. Attualmente le informazioni sulle elezioni sono confuse, poco chiare e lasciano ampi spazi di manovra per chi svolge attività politico professionale da anni. Mi adopererò a che l’Ordine possa promuovere e sviluppare opportunità di intercettare la domanda rivolta allo psicologo, per sviluppare percorsi professionali dignitosi ai giovani psicologi, rafforzare l’identità professionale e la coesione interna della categoria, orientare l’attività ordinistica (e di conseguenza quella professionale) verso i problemi della convivenza sociale, offrendo spazi di pensabilità sui problemi emergenti nella collettività. L’obiettivo più a lungo termine per il quale vorrei dedicare la mia azione politica è quello di rinsaldare il patto fra psicologi ed ente ordinistico, creando sistemi di scambio e dialogo con gli iscritti anche in relazione a progetti e proposte; sviluppare una cultura della legalità attraverso la lotta all’abusivismo professionale e l’Informazione ai colleghi affinché possano  evitare di contribuire alla creazione di pseudoformazioni, attigue a quella, di psicologo. Affrontare collettivamente il problema del nostro futuro.

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